

CISTERNINO E LA VALLE D’ITRIA
Uliveti e vigneti a perdita d’occhio, morbide colline punteggiate dai trulli, con i coni rivolti verso l’alto come tante antenne in cerca di un campo celeste. Non puoi sbagliare, questo paesaggio può essere solo in Puglia: si chiama Valle d’Itria, e Cisternino ha la benedizione di adagiarsi proprio al suo interno.
Che sia un luogo speciale non ci stanchiamo di raccontarlo a tutti, ma poca cosa sarebbe la nostra ammirazione se questa eccezionalità non fosse anche testimoniata dai tanti riconoscimenti che il paese ha ricevuto: comune Gioiello di Italia, Borgo più bello d’Italia, Città slow, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, Bandiera Verde, Città per la pace.
Accoccolato su un’altura calcarea della Murgia orientale, è un dedalo di vie e piazzette ricavate nella commovente pietra bianca locale. Un bianco morbido, che assume via via le sfumature della giornata. Nei vicoli, si è avvolti dal profumo delle famose macellerie che cucinano a porte aperte e servono anche in strada. E fuori dal borgo, i muretti a secco, le masserie storiche, gli enormi fichi d’india.


La Valle d’Itria è la bandiera di quella che amiamo definire Italia minore, per distinguerla dalle grandi mete del turismo mainstream. Ma quello che vedi è tutto fuor che minore. Destinazione ideale di un turismo lento, attento al territorio e alla sua cultura, è uno scrigno di esperienze, luoghi, sapori. Imperdibili sono Ostuni, la città bianca del Salento, e Alberobello, il paese dei trulli.

Se ti stai chiedendo: “E il mare?”, eccoti accontentato. Sono circa 40 i chilometri di costa noti come la riviera dei trulli, dove si alternano dune e macchia mediterranea, baie sabbiose e scogli. Alcune località: Torre Canne con le spiagge di sabbia e i laghetti di acqua sorgiva che alimentano le terme locali; Pilone, dalla quale iniziano gli eleganti lidi di Ostuni; Savelletri, borgo di pescatori costellato di deliziosi ristoranti dove assaggiare i ricci appena pescati e altre meraviglie del mare.
A un’ora di strada, l’affascinante Bari, con la città vecchia ricca di storia e folklore, e Lecce, la “Signora del Barocco”, ornata dalle guglie, i portali, le chiese ricamate come merletti, immerse in una surreale luce bianca che tutto modella.
